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La crisi mondiale non è capace di intaccare il forex

I recenti accadimenti legati alla pandemia di Coronavirus hanno sconvolto l’assetto mondiale in termini politici, sociali, esistenziali e, naturalmente, economici. Una crisi senza precedenti si è imposta all’attenzione mondiale, sollevando le ansie e gli allarmismi delle autorità, dei media e dell’opinione pubblica. Una crisi che ha perturbato la situazione planetaria, ma che ha lasciato intatto il Forex, arricchendolo, al contrario, di nuovi spunti e occasioni inaudite.

I due aspetti di una crisi

Per comprendere un meccanismo di questo genere, bisogna riflettere sui due aspetti complementari di un periodo di crisi. La parola stessa, crisi, significa letteralmente “scelta”, come ad indicare una decisione necessaria ad un punto di svolta. L’essere umano, infatti, conosce due modelli di comportamento: il primo è il normale sistema di regole della quotidianità; il secondo, messo in atto nei periodi di crisi, è un sistema di regole nuovo e alternativo che è necessario elaborare quando tutto le regole si infrangono. Per sopravvivere ad una crisi, bisogna trovare un punto di svolta, cominciando a pensare in maniera completamente diversa.

Anche i mercati finanziari funzionano nello stesso modo: hanno assetti di crisi che rivelano potenzialità inaspettate. Un trader di successo deve saper riconoscere un mercato guidato dalla destabilizzazione e dalla crisi e deve sapervi operare produttivamente, con strategie e schemi inediti.

I mercati di crisi

Il primo passo di un buon trader è riconoscere se si tratta solo di una piccola crisi o piuttosto di una crisi su scala mondiale: la regola più importante da applicare in questo caso è osservare. Un buon trader è, in primo luogo, un buon osservatore: si accorgerà a colpo d’occhio se i mercati si muovono con una volatilità insolita. Un indicatore estremamente importante, a tal proposito, è l’andamento del mercato azionario Forex, soprattutto se messo a confronto con gli intervalli a medio e lungo termine: se i livelli superano i valori su medio e lungo periodo, e la velocità delle oscillazioni è repentina e inconsueta, allora è evidente che ci troviamo nel bel mezzo di una grave crisi finanziaria. Molti sono gli strumenti attraverso i quali darsi all’osservazione, primi fra tutti i broker online che fanno da fulcro informativo nel mondo del trading. Portali come investous.com sono il miglior punto di partenza non solo operativo, ma anche comparativo per stabilire la situazione mondiale di un asset.

Investire nel Forex Exchange in periodi di crisi

Il trading di Forex durante una crisi mondiale è potenzialmente molto aleatorio, data l’elevata volatilità dei mercati, ma può essere altrettanto redditizio. Assumendo posizioni caute, avviando operazioni modeste e restando consapevoli che possono intervenire variazioni improvvise e significative, è evidente che la crisi innescata può trasformarsi in un’occasione redditizia. Questo vale soprattutto per il periodo iniziale di una crisi: è noto che i primi giorni di una destabilizzazione finanziaria, sono quelli in cui si fanno ottimi affari. Esistono, tuttavia, delle strategie da mettere in atto per sfruttare anche a lungo periodo le potenzialità di una crisi su scala mondiale. L’errore più grave che si possa commettere è quello di aspettarsi del profitto in brevissimo tempo: le scelte da attuare su un mercato così stimolante e proficuo come quello del Forex Exchange devono essere oculate e ponderate, consapevoli che la fretta è nemica di qualunque vantaggio. Per rendere proficuo il trading in Forex in questi giorni convulsi occorre:

  • mantenere posizioni di trading ridotte, evitando di aprire grandi operazioni, e tenendo sempre conto dell’elevata volatilità;
  • mantenere stretti gli stop loss, consapevoli che non importa perdere in alcune negoziazioni purchè le posizioni di trading siano ridotte;
  • per lo stesso motivo, non uscire precocemente da uno scambio cercando un profitto troppo rapido: si corre il rischio, al contrario, di perdere profitti in un mercato così frenetico e in continuo fermento;
  • essere cauti e scambiare una coppia di Forex alla volta;
  • investire sugli asset di maggior interesse, identificando quali sono i Paesi più colpiti dalla crisi per shortare quelle valute;
  • considerare che le valute più scambiate sono il dollaro USA, lo Yen giapponese e il Franco svizzero (i cosiddetti “beni rifugio”);
  • non lanciarsi in un trading in un momento di confusione o sull’onda delle emozioni: la lucidità mentale è un presupposto irrinunciabile per elaborare qualsiasi strategia di scambio che sia vincente.

In particolare, è necessario considerare sempre con molta attenzione che la valuta è il termometro che misura la potenza economica di un Paese; considerare il suo valore effettivo e contestualizzarlo nell’economia mondiale di crisi è il primo passo di qualunque operazione di trading nel Forex.

Il Forex: un mercato liquido e stimolante

Nel mercato valutario del Forex circolano somme esorbitanti di denaro ogni giorno, 24 ore su 24, 5 giorni su 7, in maniera convulsa e frenetica, con transazioni Over the Counter e sulle valute più accattivanti del momento. Si stima che ogni giorno si scambino somme del calibro di 5.000 miliardi di dollari: una liquidità stratosferica. Più accessibile e più semplice della Borsa, il Forex permette, infatti, di monitorare in maniera chiara e costante l’andamento del mercato valutario, aggiornandosi sulla situazione politico-economica dei Paesi interessati.

È, inoltre, possibile ai cosiddetti day-traders aprire e chiudere scambi nella stessa giornata, puntando sulla volatilità frenetica dell’andamento valutario. Un altro vantaggio non indifferente, infine, è la possibilità di diversificare i propri investimenti negoziando su più coppie di valute. Il Forex è così ricco di potenzialità, dinamico e adrenalinico che, persino in un’epoca di crisi su scala mondiale, offre chance di profitto inaspettate che di quella crisi non risentono, ma che, al contrario, ne sono alimentate in maniera esponenziale.